Autospedg: la conversione del gasolio in HVO

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Siamo entusiasti di annunciare un’importante operazione: la conversione delle stazioni di rifornimento attualmente alimentate a gasolio nel nuovo biocarburante HVO (Hydrotreated Vegetable Oil) per il Gruppo Autospedg, al quale avevamo fornito i terminali Heconomy con Hecpoll5 Saas in Cloud.

Il Gruppo Autospedg, controllato dalla famiglia Gavio attraverso la holding Aurelia Srl e attivo nei settori dei trasporti, logistica, costruzione veicoli, industria conserviera e nell’ambito di grandi eventi sportivi, sta compiendo importanti progressi verso la sostenibilità.

Consapevole come noi di quanto le risorse ambientali siano preziose per tutti, cerchiamo costantemente di migliorare e innovare le nostre soluzioni al fine di creare valore e preservare l’ambiente. La conversione del gasolio in HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), un biocarburante sostenibile, rappresenta un significativo passo avanti per il Gruppo Autospedg.

Cosa sono i biocarburanti?

I biocarburanti sono combustibili per i trasporti prodotti a partire da materie prime biogeniche, come piante, semi o scarti organici. Questi combustibili rappresentano un’alternativa ai combustibili fossili tradizionali, poiché sono rinnovabili e possono contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra.

Esistono diverse generazioni di biocarburanti, ognuna con caratteristiche e fonti di produzione diverse. La prima generazione di biocarburanti è stata ottenuta da colture dedicate come mais, colza e soia. Tuttavia, questa produzione ha avuto implicazioni negative sull’ambiente, come la deforestazione e la concorrenza con la produzione alimentare.

La legislazione europea, ad esempio, ha indirizzato verso la produzione di biocarburanti di seconda generazione, che sono prodotti da materie prime non alimentari come rifiuti organici e scarti di biomasse agricole, forestali e dell’industria alimentare. Questi biocarburanti di seconda generazione hanno un impatto ambientale inferiore rispetto alla prima generazione e possono contribuire a ridurre le emissioni di gas serra senza compromettere la sicurezza alimentare.

I biocarburanti possono essere prodotti da diverse fonti, tra cui:

  • Oli vegetali: oli ricavati da piante come colza, soia, girasole e palma. 
  • Biomasse: materiale organico derivato da piante e scarti agricoli, come paglia, canna da zucchero e residui di legno. 
  • Rifiuti organici: scarti organici provenienti da processi alimentari o agricoli, come oli di cottura esausti e scarti di frutta e verdura. 
  • Alghe: le alghe possono essere utilizzate per produrre biocarburanti, offrendo un’alternativa sostenibile alle colture tradizionali. 

La produzione di biocarburanti richiede processi di trasformazione come la fermentazione, l’estrazione degli oli o la conversione chimica. I biocarburanti possono essere utilizzati sia come sostituti diretti dei combustibili fossili che come componenti miscelati con i combustibili tradizionali.

L’obiettivo dei biocarburanti è quello di fornire una fonte di energia rinnovabile e sostenibile per il settore dei trasporti, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Cos’è l’Olio vegetale idrotrattato?

HVO, acronimo di Hydrotreated Vegetable Oil, è un tipo di biocarburante prodotto attraverso un processo di idrogenazione degli oli vegetali. In questo processo, gli oli vegetali vengono sottoposti a una reazione chimica chiamata idrotrattamento, in cui vengono trattati con idrogeno ad alta temperatura e pressione in presenza di un catalizzatore. Questa reazione chimica porta alla rimozione degli ossigeni e di altre impurità presenti negli oli vegetali, producendo un carburante diesel di alta qualità.

L’HVO è un biocarburante avanzato e sostenibile, in quanto viene prodotto utilizzando materie prime rinnovabili come oli vegetali provenienti da colture non in competizione con la filiera alimentare, scarti vegetali o residui di lavorazioni agricole. Questo lo differenzia da altri biocarburanti tradizionali come il biodiesel, che sono prodotti principalmente utilizzando oli vegetali alimentari come l’olio di colza o di soia.

L’HVO presenta diverse caratteristiche vantaggiose rispetto al diesel convenzionale, tra cui un basso contenuto di zolfo, un elevato indice di cetano (che migliora la combustione e riduce le emissioni di inquinanti) e una buona stabilità nel tempo. Inoltre, può essere utilizzato senza la necessità di modifiche significative agli attuali motori diesel, poiché è compatibile con le specifiche tecniche del diesel fossile.

L’utilizzo dell’HVO come biocarburante contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico, poiché emette meno CO2eq (emissioni equivalenti di anidride carbonica) rispetto al diesel fossile. È pertanto considerato una soluzione promettente per la decarbonizzazione del settore dei trasporti e per la transizione verso fonti di energia più sostenibili.

Eni, ad esempio, produce biocarburanti HVO utilizzando la tecnologia Ecofining™ nelle sue bioraffinerie di Venezia e Gela. Questa tecnologia consente di ottenere biocarburanti di alta qualità indipendentemente dalla materia prima di partenza, che può includere oli vegetali, grassi animali e oli da cucina usati.

Come può esserti d’aiuto TGI?

HVOlution è un biocarburante composto al 100% da HVO puro. Prima di essere commercializzato nelle stazioni di servizio Eni, l’HVO puro è stato utilizzato con successo in diverse applicazioni, tra cui veicoli per la movimentazione di persone a ridotta mobilità negli aeroporti e veicoli commerciali per la logistica.

Secondo i criteri della Direttiva (UE) 2018/2001 “REDII”, l’HVOlution ha dimostrato una significativa riduzione delle emissioni di CO2eq lungo l’intera filiera logistico-produttiva. Nel 2022, la riduzione delle emissioni è stata stimata tra il 60% e il 90% rispetto al mix fossile di riferimento, corrispondente a 94 g CO2eq/MJ. Questo contribuisce alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla decarbonizzazione del settore dei trasporti.

Ecco alcune delle attività che TGI Tank Gauging Italia può svolgere per le aziende interessate alla conversione del gasolio in HVO:

Consulenza e valutazione

TGI può fornire consulenza tecnica e valutazione delle esigenze specifiche. Questo può includere la valutazione della fattibilità, l’analisi delle opzioni disponibili e il supporto nella scelta delle soluzioni più adatte.

Installazione e integrazione

TGI può gestire l’installazione e l’integrazione delle tecnologie necessarie presso le strutture esistenti dell’azienda o presso nuovi impianti. Possono adattare e personalizzare le soluzioni in base alle esigenze specifiche del cliente, assicurando un’integrazione ottimale con i processi esistenti.

Supporto tecnico e normativo

TGI può fornire supporto tecnico nell’utilizzo dell’HVO per il personale coinvolto e nella gestione degli aspetti normativi e delle certificazioni necessarie per l’utilizzo di biocarburanti.

Monitoraggio e ottimizzazione

TGI può offrire servizi di monitoraggio e ottimizzazione delle prestazioni per garantire che la produzione di HVO sia efficiente, sostenibile e conforme alle normative. Possono implementare sistemi di monitoraggio e controllo per valutare le prestazioni dell’impianto e identificare potenziali aree di miglioramento.

Scegli TGI Tank Gauging Italia, il partner affidabile per guidare e facilitare il processo di transizione verso una fonte di energia più sostenibile come ha fatto Gruppo AutospedG.

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